Il Lago di Garda è un’importante meta turistica internazionale. Il  suo dolce clima è stato celebrato da letterati e  viaggiatori nel corso dei secoli. Una vegetazione ricca, profumi e colori che affascinano chi passa in queste zone.

Le soste gourmet danno un lustro in più a questo territorio, attraendo anche un pubblico in cerca del bello e del buono.

Vogliamo svelare due chicche a coloro che avranno la fortuna di trascorrere un pranzo o una cena in una località del Garda non appena si può riprendere il piacere di andare al ristorante, oppure anche iniziando a deliziarsi con un delivery

Partiamo da  Sirmione, la “perla del Garda”, con un centro storico su una penisola immersa nel lago.
Affacciato sull’acqua azzurro verde, troviamo il Ristorante Tancredi,  così chiamato per omaggio a Tancredi Pasero, un cantante lirico che aveva una villa au bord du lac. Rilevato nel 2009 da 5 soci, Arnaldi Damiani, Amedeo Baroni, Antonio Minervini, Alberto Scheli e Leonardo Cirillo, è un luogo di cui Sirmione non poteva fare a meno nella sua accoglienza gastronomica di eccellenza, con un’invidiabile posizione e un dehor suggestivo.


In cucina da un anno 2019 la brigata è capeggiata da Roberto Stefani giovane bresciano che vanta esperienze significative al fianco di Antonio Guida al Pellicano (Pellicano Porto Ercole ; Mandarin Oriental Bodrum e Milano) e Gualtiero Marchesi (Albereta di Erbusco) e un percorso di crescita gastronomica  tra Londra e Ginevra.
Nel Garda ritorna nel  2016 torna  come executive chef del Ristorante La Lepre a Desenzano

La  cucina di Stefani è contemporanea,  creativa ed elegante, con un grande rispetto della  materia prima e delle stagioni. Non tutti piatti parlano di territorio, ma rispecchiano la sua filosofia di cucina ed esaltano ogni ingrediente. Gli impiattamenti sono originali il menù accattivante italiano, internazionale, con tocco nostrano ed esotico al contempo.

Qualche esempio.

La tartare di manzo in emulsione di ostrica;  

King Crabb ed emulsione di champagne; 

triglia farcita con scampi, salsa thai, chutney di  pesca e peperone; 

riso acquerello con gamberi rossi di Sicilia e Vermouth, servito in un calice da Martini Cocktail;

fusilloni di gragnano piccione, datteri e crema di radici. 

Da Tancredi la carta dei vini è preziosa e indica un grande amore per la Francia, come i vini della Borgogna Macon Verzé di Domaine Leflaive; Chablis Grand Cru “Les Preuses” di La Chablisienne o i vini d Alsazia come il Riesling  “Herrenweg de Turckheim o il prestigioso Sauternes Château Gravas di Barca. Ovviamente si parte con  champagne, Paul Roger

Ristorante Tancredi, Via XXV Aprile, 75 Sirmione

www.tancredi-sirmione.com

Passiamo a Salò, suggestivo comune che sorge sulla sponde del lago di Garda e vanta uno scenario da cartolina.

Nel suo centro storico un intreccio tra stradine, piazzette sulle quali si affacciano dimore signorili ha aperto cinque anni anni fa Rose, “locanda Gourmet e contemporanea”. Alla guida del ristorante due talenti molto giovani (classe 91) Andrea De Carli e Marco Cozza. Da sempre amici, si sono ritrovati insieme alla prima esperienza con l’alta cucina presso  L’Albereta Relais & Châteaux, dal Maestro Gualtiero Marchesi, che è stata per i ragazzi una grande scuola di vita oltre che un’importante esperienza professionale.

La loro strada, fianco a fianco, conduce a Torino al Ristorante del Cambio, storico locale torinese, nella cucina dello chef Matteo Baronetto dove Andrea rimane per circa due anni e mezzo, mentre Marco, dopo un periodo di un anno, si trasferisce allo Chalet Mattias a Livigno. 

Nel 2015 i due chef, a soli 24 anni rilevano la storica trattoria Rose nel grazioso borgo di Salò, che oggi si chiama  ristorante Rose Salò.

La cucina, nella sua originalità,  è comunque una narrazione del passato e delle tradizioni, che si traduce in piatti elaborati in modo fantasioso usando la materia prima locale, come la pecora camuna, la trota lacustre, il pesce persico tra le portate principali insieme all’utilizzo di erbe dei boschi circostanti come l’abete rosso. Profumi, sapori che rimandano a una memoria storica autentica “La nostra è una cucina nostalgica che guarda a ieri per riscoprire storie, territori e prodotti. Da queste suggestioni prendiamo spunto per creare piatti dai sapori antichi, nella loro essenza più vera e genuina, che attraverso la loro storia possano suscitare emozioni a chi si siede alla nostra tavola”

Da Rose ti senti di entrare in una vecchia locanda vestita a festa dove l’accoglienza è calorosa, e può partire già dalla storica cantina del locale, tra etichette prestigiose e rigorosamente selezionate.

 

Qualche piatto dal menù , che cambia stagionalmente:

Insalata di erbe selvatiche alla griglia, bagna caoda di lago

Battuto di persico, funghi, uova di salmerino

Salnitro: pecora, radici, bro brusà, lattuga di mare

Animella di vitello allo spiedo bresciano, rafano e mele

Lumache, pane zichi, fave, finocchio selvatico , bagnetto rosso

Spaghettone Mancini, burro, abete rosso, alghe di mare

Riso vialone nano, limoni confit, capperi soffiati

Trota lacustre, rape mature, burro acido

Aria di cioccolato, gelato ai licheni

Ristorante Rose Salo Via Gasparo da Salò 33 Salo

www.ristoranterosesalo.it

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