Lo Champagne è un grande compagno di festa, se c’è champagne c’è allegria e magia.

Cerchiamo di saperne qualcosa in più. Lo Champagne è un’unione (assemblage) di vini provenienti anche da diversi vigneti nella regione francese da cui  prende il nome. Le uve della Champagne sono tra le più ambite da tutti i coltivatori e rappresentano il meglio dell’enologia: Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier.

Ma come si ottiene lo Champagne? Conosciamo tutti ormai i nomi delle case più note, ne parliamo e lo amiamo, in tutte le occasioni, eppure non tutti sanno come si fa.

fotoswiss.com/giancarlo cattaneo

Tutte le uve che vengono utilizzate nello Champagne devono essere raccolte a mano e pressate in ambiente coperto. C’è una prima fermentazione alcolica in tini che porta al vino base. Ciascun produttore aggiunge poi lieviti e zucchero (24 grammi per litro) affinché avvenga la rifermentazione,  quella che poi genera le bollicine, per lo sprigionamento di anidride carbonica. In questa fase le bottiglie hanno un tappo metallico e vengono mantenute al rovescio, in modo che il fondo che si produce (feccia) vada nel collo di ogni bottiglia. Quando il processo è terminato, il collo viene raffreddato in modo che la feccia congeli e che sia possibile rimuoverla in un colpo solo quando viene stappata la bottiglia. A questo punto la bottiglia aperta viene rabboccata (“dosage”) con lo stesso vino o con una miscela che darà un particolare gusto allo champagne, ogni produttore ha la sua e naturalmente mantiene il segreto. La bottiglia viene infine tappata con il classico tappo di sughero con gabbietta e viene lasciata alcuni mesi ad affinare prima di essere messa in vendita.

E’ lo Chef de cave, il “ capo delle cantine, “l’artista” che crea abilmente le cuvée

Una leggenda vuole che un monaco,  Dom Pérignon ,inventò nel XVII secolo lo champagne

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