Il mondo del bartending sta assumendo un’evoluzione rapida, grazie soprattutto alle figure che lo muovono, ovvero i “bartender” chiamati in alcuni casi “mixologist”, che hanno scelto questo mestiere grazie al fascino subito dai cocktails e dal bere miscelato in genere, dalla ricerca assidua di prodotti anche “poco convenzionali”, rileggendo artisticamente i drinks e anche per affascinare a loro volta coloro che approcciano il bancone.The Spirit apre a Milano, con la consapevolezza di rendere omaggio sia al bartender che al cliente, all’insegna di una scelta di prodotti di eccellenza non solo nel beverage ma anche nell’ambient.

Una larga lamiera scura, nera, ricoperta di borchie è la porta di ingresso, preludio ad un locale che ispira, che suscita “suspence” ed intriga.
Una vecchia lampada da mercantile è accesa, ad indicare che il locale è aperto. Tre oblò, finemente bordati da un sottile filo di ottone, lasciano intravedere un bancone di legno. Appena entrata, mi sono sentita improvvisamente “fuori dal tuo mondo”. Accogliente, raffinato, pregno di una opalescente luce soffusa, The Spirit è un luogo che cattura la tua attenzione e ti fa sentire in un viaggio.


A lui si affianca Carlo Simbula, giovane head bartender, già conosciuto a Milano in alcuni dei cocktail bar più cool della città.
Di cocktail “Signature” ne ho provati due, uno a base di rhum portoricano e l’altro a base di mezcal, fantastici! Qui sotto solo alcuni


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www.thespirit.it








